mercoledì 11 ottobre 2017

 "The Poetry of Photography" by Adolfo Valente _ Model Sara Ligori.

Un lavoro dove un leggero "fuori fuoco" conferisce una sorta di pittorialismo all'immagine, presentando il suo pensiero visuale dove materia ed idee di fondono in quel rapporto complesso di invisibile e rappresentato. La figura si presenta distaccata dal contesto reale, immersa in un percorso intimo dove la luce ne evidenzia la figura, ed il buio della cornice ne rafforza l'atemporalità, Maestro nella scelta dei toni e dei dettagli, predilige tessuti impalpabili che potenziano quella percezione di grazia, evanescenza, incorporeo, etereo che lasciano spazio ad una visione quasi sacrale della bellezza. La scelta della postura conduce l'attenzione al volto, il capo reclinato un momento di raccoglimento, la fisicità velata il fascino della seduzione, tutti elementi studiati per una composizione dove entità opposte trovano rappresentazione in elementi esterni ed interni percepiti in termini psicologici ed artistici e narrati nella totalità. Un superamento dell'estetismo formale che senza scomodare interpretazioni complesse ed articolate, è espressione reale della sua visione fotografica, dove le immagini sono una comunicazione emozionale e veritiera e raccontano l'uomo e l'artista, la sua ricerca, il suo bagaglio culturale, la sua intenzionalità narrativa.In tutti gli scatti pubblicati si osserva una narrazione del femminile eseguita con estrema delicatezza,lui presenza discreta cogle attimi ai quali conferisce la percezione di scatti rubati. Come scrisse Willy Ronis nel suo “Sur le fil du hazard”, “La fotografia è lo sguardo e nel lavoro di Adolfo Valente si coglie quella grande capacità di osservazione ed intuizione del " tempo forte". ANTONELLA LEONE.

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