sabato 28 giugno 2014

Photographer of the month Paola Mischiatti



Lo stile di Paola Mischiatti è straordinariamente narrativo ed evocativo,  un linguaggio concettuale che parte dall’inconscio e dalle dimensioni emozionali consapevolizzate, immagini che mettono in scena e rendono più concreto ed indagano nei sentimenti più profondi di osservatore e creatore colmandoli di un fascino profondo.
Un figurativismo che si avvale di simboli, qui il dettaglio che racconta sono i fiori, espressione di bellezza fugace, fragilità, ma anche purezza, grazia e sensualità ben evidenziati dalla scelta di  colori come il  bianco ed il rosso che si mescolano e sembrano amalgamarsi evidenziando quella sintesi che è espressione di cognizione e conoscenza di una femminilità completa.
L’uso del mosso ben evidenzia quella rappresentazione metaforica di fasi di transizione dove il tempo perde collocazione in quella sintesi di passato, presente e futuro, espressione di un cammino di individuazione che conduce alla realizzazione di una femminilità completa.
Uno degli scopi dell’artista in una realtà dove l’immagine della donna è spesso collegata ad una sensualità prorompente, ad un fascino legato al costruito, alle immagini dove il nudo non assume il ruolo ne artistico e neppure di veicolo comunicativo, ma semplicemente funzionale ad un immagine di impatto visivo, apre le porte a quella percezione del femminile che è astrazione dalla forma, espressione della parte spirituale in senso lato che in termini psicologici Jung definisce “ Anima”.
Conoscendo il suo lavoro fotografico non esiste incongruenza fra immagine ed idea, la funzionalità dell’immagine ne diventa la rappresentazione, in nessuno dei suoi progetti la fisicità predomina l’intenzionalità della comunicazione,il suo estro creativo è espressione di una personalità complessa ma compiuta, nei limiti di quello che permette un viaggio di scoperta dove ogni tappa raggiunta è una partenza.
Le cornici risultano sempre assenti di dettagli affidate solo alla gestione tonale, il fulcro rappresentativo è l’immagine dove spesso compare lei stessa attraverso l’uso di lunghe esposizioni in modo da essere parte del processo creativo.

Scelta dal Magazine per la sua non solo riconosciuta sapienza tecnica, ma per quella capacità di spazio che la Mischiatti ha saputo crearsi nel narrare il mondo femminile senza ricorrere alla fisicità come fine ultimo di rappresentazione.
( Antonella Leone )