mercoledì 31 maggio 2017

“HOTEL BEL SIT, STORIE DI MIGRANTI” Photographer Giovanni Mereghetti

Il fenomeno migratorio è un fenomeno eterogeneo e vasto, il viaggio in termini cognitivi e sociali è spunto del progetto “Hotel Bel Sit, Storie di migranti” presentato da Giovanni Mereghetti. Il suo lavoro documentario è espressione di un attenzione particolare a quella ricerca di indentità ed appartenenza, quella capcità di plasmare il quotidiano per sopravvivere, un osservazione di vite sospese, fra le proprie radici ed il cambiamento. Una realizzazione fotografica che si allontana dai mainstream della fotografia monocromatica che favoriscono un tipo di fotografia particolarmente crudo e schematico nella narrazione, per dare spazio a rappresentazioni evocative, dove visioni personali ed umori del mondo che lo circonda, allargano i confini del reportage ad una visione minimale che lascia il racconto ai dettagli come ai volti, all'assenza che diventa espressione di quel vuoto psicologico della fase di transizione e di vulnerabilità dei soggetti. Immagini sfocate, mosse, la predominanza dei neri, la gestione dell'ombra e della luce, rappresenta un tempo indefinito come lo spazio , in cui i soggetti sembrano scomparire, avvolti da quelle atmosfere che evocano un mondo esterno assente,dormiente, dove quegli sguardi intensi, i gesti, diventano allegorie dell'animo umano, dove angoscia e paura si mescolano a momenti semplici come una partita di calcio o un momento di preghiera. In questo lavoro si coglie la sua particolarità di frammentare simbolicamente lo spazio ed il tempo,il suo singolare modo di presentare quel mondo non allontanadosi dal dato reale ma considerandolo un punto di partenza per spingere ad osservare calandosi in quelle ombre. Antonella Leone

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