venerdì 25 luglio 2014

Il bianco e nero contemporaneo è la nuova definizione per catalogare tutte quelle immagini che fanno riferimento a d artisti come Michael Ackerman e Antoine D’Agata e tanti altri. Loro hanno introdotto la visione che una foto fuori fuoco o mossa non è necessariamente un errore dell’artista ma che le immagini blurred sono espressione di quella dimensione emozionale dell’artista, diventano quasi il loro tratto distintivo, e ci permettono di osservare la loro dimensione onirica, inconscia, proiettiva. IL Magazine attenzione particolarmente questo genere di scatti dove il mood ne definisce non solo il fascino rappresentativo ma diventa chiave di lettura di quella intenzionalità dell’immagine che spesso sfugge ad una visione limitata da un tecnicismo di cattedra. L’importanza della tecnica è un dato indiscutibile in un lavoro fotografico, ma questo ci dovrebbe condurre ad un purismo che ci farebbe escludere tutti quei lavori di grande contenuto artistico che esistono in scatti dove la elaborazione della post produzione rende quasi irriconoscibile l’immagine di partenza. Ci sono artisti che non possono essere valutati con un singolo scatto perché lavorano a progetto, altri perché seguono un processo di natura intimista, altri ancora sono attratti dalla sperimentazione. Ma ovunque si percepisce emozione anche a tratti inspiegabile, esiste un messaggio da decodificare per chi è interessato alla fotografia come linguaggio e non solo come espressione del dato reale. Complimenti agli Autori Marcella Cicchino – Pasquale Brancato – Laura Fogazza. Founder Antonella Leone

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