Massimiliano Marcoccia ritrattista, è facilitato dal compito di cogliere tutti gli aspetti non visibili ma emozionali di un volto, rappresentare una storia pur breve con pochi scatti diventa interessante quando le immagini scavano, intrigano, svelano e lasciano la trama a chi osserva, tutti questi elementi sono racchiusi in questa sequenza che racconta molto del suo fotografare la donna.
Trovare un linguaggio fotografico interessante, non significa puntare l'attenzione sul soggetto e la sua bellezza, ma allargare la prospettiva visiva al contesto, studiare l'atmosfera, la gestione tonale, perchè in fotografia mancando il linguaggio verbale sono questi elementi che determinano il risultato della narrazione.
Ricercare, guardare, capire e ascoltare, tutto ciò che riguarda il soggetto e che abbia corrispondenza con quello che si vuole comunicare diventa la sfida, realizzare una vera e propria serie d’immagini in stile cinematografico, diventa sempre più frequente come esigenza di un fotografo che non si limita a presentare la bellezza, la sensualità.
Da attento osservatore coglie in attimi ordinari la potenza di uno sguardo, la comunicazione di una postura, il racconto del buio come della luce.
Le tematiche relazionali e visuali determinano il fascino degli scatti, come lasciare uno spiraglio alla fantasia del fruitore la sua magia.
ANTONELLA LEONE
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