L'eleganza visiva è il risultato di contenuti interiori,che influiscono sulla modalità stilistica delle immagini.
La percezione della bellezza non è colta solo attraverso il dato veritiero ma va perseguità mediante la sensibilità,questa si evidenzia grazie ad uno studio attento della rappresentazione che diventa nel lavoro di Alberto Buzzanca una sintesi di tecnica eccellente e cultura visiva.
L'immagine che apre questa serie di scatti è la perfetta espressione di tutti quegli elementi della fotografia che determinano il suo inimitabile lavoro.
La donna in un posizione lateralizzata definisce i punti di forza: lo sguardo e la postura, entrambi rimandano una percezione di abbandono all'obiettivo, una sorta di liberazione di schema di scatto, che definisce ed accentua naturalezza, autenticità, sincerità che arrichiscono quella indiscussa bellezza.
Un' immaginario visivo fatto di dettagli essenziali e rigorosi, qualificano quel minimalismo figurativo che è una costante nelle sue immagini, elementi che contrastano con la presenza dolce della figura femminile creando una narrazione che celebra una femminilità fuori dai clichè.Nel suo uso del bianco nero la presenza dei grigi, nella loro intrinseca neutralità, accentuano il minimalismo e rafforzano quella percezione di dolce contrasto che si completa con una gestione della luce che definisce.Nello scatto dove il volto della donna è elemento catalizzatore si coglie la forza della bellezza, che è carisma, personalità, fascino, inquadrata di profilo si avverte tutta la potenza di quel volto che in un epoca di eccesso in tutte le forme , si impone con un estetica pulita e veritiera.
Una donna che seduce con un outfit senza orpelli, dove è la sua innata sensualità a catalizzare l'osservatore, come la sua maturità intesa come consapevolezza che rende unico quel volto, aprendo riflessioni molteplici sulla inutilità di immagini dove ritratti belli ma insigificati sono l'espressione di quella sfrenata voglia di apparire e non incantare.
L’estrema cura formale e compositiva del ritratto dove il volto della donna ha come cornice le sue mani, ben rappresenta quella potenza di comunicazione mai banale, che suggerisce a chi osserva oltre l'immagine ,un archetipo di femminile liberato da sterotipi obsoleti. Dettagli maschili simbolicamente indicano quella sintesi di animus ed anima che possiamo tradurre in forza e dolcezza, sensualità e rigore, espressione di quanto una psiche possa essere duale, due archetipi sempre presenti nella coscienza collettiva che non possono non essere presentati in una visione sapiente dell'universo donna.ANTONELLA LEONE
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