In un universo dominato dalle immagini esplicite, l'autrice inganna il desiderio di vedere tutto, si avvicina ai corpi con delicatezza, senza scrutarli, ma li osserva con quella funzionalità di affidargli un linguaggio che gli riconosce, presentandoli immersi in un buio che racconta quella bellezza ed armonia delle forme, dove la luce ne disegna con delicatezza i tratti, lasciando che la cornice ed il soggetto scoloriscono l'uno nell'altro .Quasi trasparente la sua materia è un'apparenza minimale che la trasforma in astrazione.
Attraverso la combinazione e il gioco fra equilibrio, forma, luce e movimento, la fotografia ritaglia frammenti di visioni che diventano oggetto di contemplazione: in arte.
La sua ricerca e esaltazione della forma attraverso lo studio compositivo ne evidenziano l'inatteso, che si trasforma in incanto per chi osserva, posture che evocano figure di danza, una visione liberatoria di tutto quello che costringe e mortifica il desiderio di libertà dell'anima che si manifesta attraverso la fisicità, un bisogno di ritorno simbolico alle origini, quando il corpo non ridotto alla visione di una mera bellezza era tramite di percezioni ed emozioni.
Un lavoro eccellente che si distingue per realizzazione ed intenzionalità,per un'eleganza quasi pittorica ed una intimità con i soggetti che le permette di cogliere e rappresentare il non visibile, realizzando quella fusione di materia e spirito.
( Antonella Leone )
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