Difficile parlare di Nude Art se non si passa attraverso la conoscenza pittorica e scultorea, lo studio della composizione della luce come dei toni, l'immagine non nasce per presentare la sensualità del corpo, l'erotismo ma come scriveva Vasari " i sentimenti".
In questa lavoro la correlazione corpo, spazio, tempo, estetica, racconta la bellezza in senso quasi metafisico,la centralità dell'immagine diventano le posture, la totale assenza di collocazione spazio-temporale presenta una visione quasi archetipica e collettiva dell'universo donna.
Questo lavoro di Buzzanca è un piccolo miracolo di equilibrio dove un estetica raffinata ma potente, presenta una visione di bellezza e grazia tipica di un pittorialismo dove il dettaglio che rimanda alla natura, colora di una lettura allegorica e simbolica lo scatto.
Osservando l'immagine la donna cela la nudita con un ramo che presenta un'accennata fioritura,chiaro collegamento ad una appartenenza arcana ed arcaica del femminile con la terra madre,qui la conoscenza della simbologia e del linguaggio visivo, ha permesso all'autore di presentare una forma di spiritualizzazione della fisicità, mito e archetipo parlano al fruitore direttamente della parte non visibile, superando la riduttività di un immagine di seduzione ed aprendo i confini a quella fotografia artistica di nudo, spesso chiamata in causa ma molto lontana dalla reale definizione.
La scelta dei toni chiari veicola quella intenzionalità di narrare quella dimensione di evanescenza e di astrazione dalla forma, lasciando spazio ad eleganza e bellezza interiore che si riflette solo se presente nel soggetto e nella capacità dell'artista di coglierla.
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